DONNE STEM!

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Siamo nella settimana dedicata alle donne STEM, dal 4 all’11 febbraio, “Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza”.

Barriere, stereotipi, pregiudizi bloccano le donne che con competenze e capacità entrano e animano il mondo della scienza e ne diventano anche protagoniste purtroppo spesso invisibili e quasi mai al vertice delle organizzazioni. Mi sono occupata anche di questo tema,  su cui ho parlato al Festival Informatici Senza Frontiere  e scritto un libro (YES WE STEM) e articoli che puoi vedere qui .

Su questa Settimana STEM 2024 E GIORNATA INTERNAZIONALE puoi saperne di più e seguire le tante iniziative in Italia: clicca qui.

SERENITA’ PROFESSIONALE E NON SOLO… LA GESTIONE DELLO STRESS E ALTRI TEMI INTRIGANTI

Questo ed altro è al centro della video intervista che ho rilasciato ad A.L.I.T.U.R., una vivace associazione dell’Università di Tor Vergata – Roma, composta da giovani ingegnere e ingegneri di varie specializzazioni dell’Università, che si propone come ponte universitario tra giovani e imprese, offrendo loro vari servizi.

Un’associazione composta da giovani che si impegnano con energia e curiosità, non solo nello studio, ma anche per guardare al futuro con passione e sguardi molteplici verso l’attualità e verso opportunità che cercano, trovano, costruiscono in un mondo variegato e a tratti contradittorio che cercano di capire.

La video intervista tratta lo stress, i giovani e il mondo del lavoro, con focus sui ponti di passaggio e gli strumenti necessari per gestirli. È una conversazione su un argomento ricco di interrogativi, spunti, incertezze che fornisce alcune bussole non solo per i colloqui di lavoro, ma anche per la vita organizzativa.

Le domande sono state molte, stimolanti e articolate. L’intervista sarà pubblicata sul sito di ALITUR e sui loro social anche in forma di brevi pillole video nel corso del 2024.

Sono molto contenta di questa esperienza istruttiva anche per me e che aiuta il contatto con la realtà che evolve e l’apprendimento reciproco tra generazioni.

Per approfondire i temi trattati dall’intervista, ecco il mio libro “Come muovere i primi passi in azienda“, sempre attuale sull’argomento, di cui QUI trovate anche una recensione su LA STAMPA.

OMONIMIA E… NON SOLO STALKING

partecipazione a forum Luciana D'ambrosio Marri

Mercoledì 24 gennaio sono stata ospite di Barbara Palombelli a FORUM su Canale 5 dove si è affrontato uno strano caso di omonimia e stalking che rompe il già precario equilibrio di una coppia.

Cosa può succedere? Come gestire fiducia e vecchi rancori tra partner che hanno anche un figlio?

Dinamiche dirompenti, approcci alla vita, rapporti con figli adolescenti e gestione delle regole i temi sollevati di cui abbiamo parlato.

Per vedere l’intera puntata o alcune sue parti clicca QUI .

STRESS DI INIZIO ANNO? ECCO ALCUNI STRUMENTI UTILI

La GENERAZIONE Z è più colpita, almeno secondo sondaggi di Indeed e della BBC, per l’ansia da lavoro e pure i MILLENNIAL sono molto colpiti dal fenomeno di burnout, il sovraccarico da lavoro che ti brucia. E anche in Italia non si scherza!  Per molte persone ricevere pressione di soddisfare di più e sempre più alte aspettative, scenari mondiali di insicurezza e guerre, precarietà del lavoro, ecoansia, sono tutti fattori di stress che giocano in contemporanea e quindi formano una miscela potente di Stressor.

In più vale per tutti, sebbene possa pesare per molti, la ripresa di inizio anno: da una parte l’entusiasmo per progetti o consolidamenti di attività già intraprese, dall’altra senso di stanchezza, timori, ansie per il futuro, il peso – e quindi il rifiuto – di sentire il dovere di alzare sempre l’asticella, la difficoltà a dire no e salvaguardare il proprio equilibrio e senso di realtà.

Allora è fondamentale evitare di finire in tunnel da cui è poi sempre più difficile uscire, è importante parlarne con figure esperte che possono aiutare a rivedere con chiavi più ampie e differenti le priorità, i limiti, le risorse che si hanno e che talvolta sono invisibili alla stessa persona che le possiede.

I percorsi di empowerment e di coaching – counseling per l’autosviluppo personale e professionale sono strumenti molto utili. Se vuoi saperne di più contattami.

CERCASI INGEGNERE UOMO. PARITÀ DI GENERE E MONDO DEL LAVORO.

intervista a time line sky tg 24 su giorgia meloni e parità di genere

Ha sollevato polemiche il bando emesso dal Comune di Siena per la preferenza espressa verso la ricerca di un ingegnere uomo per riequilibrare a norma di legge un ambiente professionale che vede in maggioranza donne.

Su questo e altri temi d’attualità collegati alla parità di genere nel mondo del lavoro, a partire dalla Conferenza Stampa della Presidente Meloni, ecco QUI la mia intervista su SKY TG24- TIMELINE condotta da Milo D’agostino il 4 gennaio 2024.

LAVORO: UNO SGUARDO SUL 2024 E UN AIUTO SE SERVE!

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Secondo la ricerca di Adecco Global Workforce of the Future, a proposito del lavoro 2024 emerge che: “Le principali motivazioni espresse dai lavoratori che desiderano cambiare lavoro includono un miglior salario (26%), l’insoddisfazione verso la propria mansione attuale (19%), un miglior bilanciamento tra vita e lavoro (18%), migliori benefit extra salario (16%) e un maggiore investimento dell’azienda nella loro formazione (12%). D’altro canto, coloro che desiderano rimanere nel loro attuale impiego citano la stabilità (20%), un buon bilanciamento tra vita e lavoro (18%), l’utilizzo delle proprie skill a lavoro (16%), il salario (12%) e la cultura aziendale (11%) come i principali motivi per restare.

In più diventa molto importante la cura del benessere e della salute mentale. Infatti certi dati fanno riflettere: uno su tre sono i lavoratori che negli ultimi mesi hanno sperimentato il burnout. E per lo più le ragioni sono il sovraccarico di lavoro, o le eccessive responsabilità per il proprio ruolo e la mancanza di leadership.

Aziende, manager e responsabili hanno molto da fare per rispondere alle aspettative delle persone che in esse lavorano, perché dalla ricerca pare che queste aspettative siano parecchio alte!

Per approfondire la ricerca vedi QUI.

E se vuoi una mano per affrontare meglio la tua vita lavorativa e la tua crescita professionale nel 2024 contattami qui. Troveremo insieme la soluzione di percorso migliore per le tue priorità e le tue esigenze!

PATRIARCATO E MONDO DEL LAVORO. INTERVISTA

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Violenza contro le donne, patriarcato e mondo del lavoro. Insomma temi che riguardano il potere decisionale sia nelle relazioni affettive sia in quelle professionali. Cambiamenti lenti, difesa dei diritti, e comportamenti.  Su tutto ciò ecco la mia videointervista rilasciata a LE CONTEMPORANEE il 25 novembre durante l’evento CAMBIAMO COPIONE organizzato da WIFMT Women in Film, Television & Media Italia a Palazzo Merulana.

La trovate QUI

CARI UOMINI VERI NO SIGNIFICA NO. E DIRE BASTA SIGNIFICA AGIRE.

25 novembre cari uomini no significa no e basta significa agire

Non tacere, non ignorare, ma riconoscere i primi segnali. Se un amore diventa tossico fin dall’inizio, è necessario lasciarlo, chiedere aiuto e non aspettare che l’altra persona cambi. Non chiudersi nell’attesa che la situazione migliori, perché potrebbe diventare un incubo. Un incubo anche per i figli che imparano da padri violenti ma possono imparare anche da una mamma che difende sé stessa e loro da chi è pericoloso e dannoso.

Spesso le donne che denunciano violenze domestiche, violenze sul lavoro o stupri non trovano persone disposte ad ascoltarle, oppure non vengono credute, oppure qualcuno ridimensiona i loro drammi e le loro paure. Ebbene bisogna rivolgersi altrove, non fidarsi di chi superficialmente liquida i pericoli e le violenze in modo sbrigativo, o addirittura colpevolizza le donne come cattive madri o perché in fondo forse stanno provocando chi usa violenza di tutti i tipi contro di loro.

È questo altrove che deve esserci, è soprattutto lo Stato che deve dire basta con le sue strutture, con i consultori, con le case famiglia, con operatori preparati e formati, con parole che sono sostanza e che non possono prestare il fianco ad ambiguità e addirittura a letture della violenza sulle donne frutto di cromosomi maschili, come il ministro Nordio ha purtroppo recentemente affermato.  Non serve inasprire le pene. Va abbattuta la cultura patriarcale che è alle origini di tutto questo e di femminicidi che sono inaccettabili.

Sembra di essere tornati al medioevo quando le donne venivano bruciate come streghe, perché uscivano dai canoni comportamentali e di ruolo che il potere maschile affidava loro.

La violenza può manifestarsi in modi eclatanti, fisici e brutali, ma spesso è anche sottile, psicologica ed economica. Violenza è sminuire la donna, distruggere la sua autostima, ricattarla, farla sentire in colpa per cose mai fatte o mai dette, o magari fatte e dette a ragione.

In sostanza, dire no alla violenza non significa semplicemente pronunciare la parola “no”. Dire BASTA SIGNIFICA AGIRE.

QUESTO “NO” E QUESTO “BASTA” DEVONO ESSERE PRONUNCIATI NON SOLO DALLE DONNE, CHE LO FANNO DA DECENNI, MA ANCHE DAGLI UOMINI.

Dagli uomini veri, quelli che non rimangono in silenzio, quelli che non vogliono essere complici di chi si nasconde dietro la violenza e la cultura machista che considera la donna come una proprietà.
E VORREI VEDERE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE, INDETTA DA UOMINI che sfilano in silenzio per le vie delle città e della capitale dietro a un grande striscione con su scritto SIAMO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, IL PROBLEMA SIAMO NOI. VI CHIEDIAMO SCUSA E DICIAMO BASTA AL MASCHILISMO E AL PATRIARCATO. TOCCA A NOI CAMBIARE.

TUTTE LE DONNE e TUTTI GLI UOMINI DEVONO SAPERE CHE C’E’ ANCORA DOMANI, come Paola Cortellesi mostra nel suo splendido film.

SI PUÒ COMINCIARE O PROSEGUIRE IN OGNI MOMENTO con comportamenti individuali, politiche e azioni concrete per contrastare la violenza sulle donne e prevenirla.

Tra queste, una fondamentale è l’EDUCAZIONE AFFETTIVA E SESSUALE A SCUOLA, che deve rompere tabù, pregiudizi, imbarazzi, paure, scardinando gli alibi di chi è contrario, e finalmente insegnare IL RISPETTO DI SÉ E DEGLI ALTRI e la LIBERTA’ DELLE DONNE DI ESSERE LIBERE E PROPRIETARIE DELLA PROPRIA LIBERTA’.

ROMA PRIMA CAPITALE EUROPEA CITTA’ DELLE DONNE.

Approvata la delibera che riconosce Roma come prima città delle donne

Questa la delibera della Giunta Capitolina approvata il 16 novembre all’unanimità dall’Assemblea, che adotta le linee guida proposte da STATI GENERALI DELLE DONNE – Progetto LE CITTA’ DELLE DONNE, per la diffusione di politiche inclusive e che valorizzino le pari opportunità.

Un importante traguardo per le donne e per la democrazia della città, un esempio che una città a misura di donna, SI PUO’ FARE.

Ora però bisogna proseguire il percorso tracciato con indirizzi e azioni che mettano in pratica i 22 punti del Manifesto e la volontà trasversale della Giunta in tale direzione.

Come componente del Comitato Scientifico di Stati Generali delle Donne, sono particolarmente contenta di condividere questa notizia e ringrazio tutte e tutti coloro che in ruoli diversi hanno contribuito a questo straordinario risultato.

Qui l’articolo del TGR LAZIO.