NEXT GENERATION EU: 50% ALLE DONNE E L’ITALIA CRESCE SUL SERIO!

Secondo Bankitalia, l’occupazione femminile al 60% fa crescere il PIL di 7 punti!

Il NEXT GENERATION FUND (o Recovery fund) dunque va allocato in tale direzione, almeno per il suo 50%.

Se nel 2008 la crisi era HE-CESSION, perché colpiva gli uomini per lo più delle fabbriche, la crisi 2020 derivante dal Covid 19 gli anglosassoni la chiamano SHE-CESSION perché colpisce soprattutto i servizi e quindi le donne, dato che per lo più lavorano in questi settori.

In Italia questo accade in uno scenario già disastroso per il gender gap di ogni tipo, non solo retributivo, basta vedere la distribuzione del carico dei lavori di casa, di cura, dello sbilanciamento al femminile nell’uso del part time e dei congedi genitoriali.

Allora l’Italia non può permettersi di sprecare il NEXT GENERATION FUND. Esso riguarda il presente e le future generazioni: è un’occasione epocale per colmare gap vergognosi e dare una spinta eccezionale di sviluppo al Paese. Studi economici di tutto il mondo indicano che se una donna lavora si creano tre posti di lavoro: il suo e quello delle due persone che svolgono al suo posto i lavori di cura di persone e casa. Pensate che il 72% del lavoro di cura è svolto dalle donne!

Quindi l’Italia prenda il via dalle donne, con piani di occupazione, politiche di empowerment, politiche e strutture di servizi, incentivi per aziende meritocratiche con donne ai vertici. E’ ora come non mai di superare pregiudizi, quelli degli uomini verso le donne e quelli delle donne verso le donne e se stesse.

Come azienda o come singola persona vuoi una mano per andare in questa direzione?

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