25 APRILE: DONNE DI RESISTENZA E DI LIBERAZIONE IERI E OGGI

25 APRILE IERI:

“35mila donne che dal 1943 al 1945 parteciparono alle azioni di guerriglia partigiana per liberare l’Italia dal nazifascismo. Le oltre 4.500 arrestate, torturate, condannate, le 623 fucilate, impiccate o cadute in combattimento, oppure le circa tremila deportate in Germania cercavano semplicemente un’esistenza più dignitosa in un Paese libero dall’autoritarismo fascista. Agognavano spazi di libertà al di fuori dagli schemi precostituiti di un regime che le aveva relegate sempre più a fondo nella sfera familiare e domestica. Molte combatterono in montagna dimostrando abnegazione e coraggio, altre cospirarono, fiancheggiarono, fornirono supporto di ogni tipo ai ribelli nella più totale clandestinità, altre ancora tennero tenacemente in piedi famiglie divise, segnate da violenze e lutti.” …. “Per non destabilizzare lo stereotipo del maschio-guerriero, le donne vennero escluse dalle sfilate partigiane nelle città liberate. Importante fu il riconoscimento collettivo, di natura storiografica, venuto circa un trentennio dopo la fine della guerra”. Le donne nella Resistenza ci sono state e l’hanno fatta. 

25 APRILE OGGI:

LA RESISTENZA DELLE DONNE UCRAINE

“Quando Dio viene a prenderci, gli stringeremo la mano». È il motto delle donne che combattono nell’esercito ucraino. «Donne di un coraggio sovrumano», dice Olena Ponomareva, docente di Lingua ucraina all’università Sapienza di Roma.

SENZA DIMENTICARE LA RESISTENZA DELLE DONNE AFGANE.

DONNE PER LA PACE E LA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA: 

SEMPRE, IERI E OGGI, OVUNQUE