LA FELICITÀ NEGATA O POSSIBILE?

Oggi siamo arrivati in una contraddittoria situazione, complessa, fluida, di luci e ombre, di libertà vere e apparenti, di bisogni assoluti e fittizi, di concentrazioni di sempre maggiore ricchezza nelle mani di pochi e disuguaglianze che aumentano a dismisura. Ciò in contemporanea ad altri vantaggi come innovazione tecnologica, indicatori di qualità della vita significativi ma pure con spaesamenti, alienazioni che mutano e coinvolgono figure anche manageriali, in organizzazioni che si trasformano e che trasformano la società suscitando interrogativi e ansie, che rendono difficile la progettualità.

Cosa non ha funzionato? Dove abbiamo sbagliato? Risposte possibili tra Francoforte e Vienna?

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