CHE SUCCEDE SE LO STUPRO NON È REATO EUROPEO?

ALLARME DELLE DONNE DI IMPEGNO E DI GOVERNO Verso Summit W20 2024 – Rio de Janeiro a ottobre.

W20 – WOMEN 20 – è il gruppo di 100 delegate di 19 Paesi europei e l’Unione Europea, che elabora proposte e raccomandazioni sulla parità di genere e l’empowerment delle donne per ridurre il gender pay gap, promuovere la partecipazione economica, l’emancipazione sociale e politica delle donne.

Il 20 febbraio si è svolta la Conferenza Stampa della Delegazione del W20 ITALIA sulla violenza sulle donne e diritti negati che ha lanciato un allarme: il rischio che in Europa passi una direttiva – con conseguenze anche in Italia – che azzera la Convenzione di Instabul: gravi sono i pericoli se lo stupro non verrà riconosciuto come reato europeo.

In questa intervista flash ce li spiega Linda Laura Sabbadini, responsabile di ricerca, innovatrice, già capo dipartimento ISTAT, grande esperta sulle discriminazioni di genere, già Chair W20 nel 2021, e oggi tra le speaker in conferenza stampa.

Ascolta l’audio qui sotto o leggi la trascrizione dell’intervista di seguito:

Luciana d’Ambrosio Marri, sociologa del lavoro, e anche nel Comitato Scientifico di Stati Generali delle Donne, intervista Linda Laura Sabbadini, luce, faro, donna struttura portante di Women 20.

D. Oggi (20.2.2024) in Conferenza Stampa, due importanti appelli, in vista della votazione nel Parlamento Europeo, su un qualcosa che stride fortemente con i diritti, finora acquisiti delle donne. Ci vuoi dire due cose?

R. Il primo è un appello al Parlamento Europeo, quindi a tutti i partiti, e in particolare alle donne del Parlamento Europeo. Non fate passare questa Direttiva, perché questa Direttiva Europea snatura la Convenzione di Istanbul, perché questa direttiva non recepisce lo stupro né le molestie sessuali sul lavoro, come reati europei e quindi i Paesi non avranno l’obbligo e quindi le sanzioni, se non applicheranno quella definizione di questi due reati, che è prevista dalla Convenzione di Istanbul. Quindi ognuno farà riferimento alla definizione del suo Paese.
Secondo elemento fondamentale e appello è invece a livello nazionale: modifichiamo la legge, modifichiamo la legge italiana perché è una legge ancora arretrata e quindi rimoderniamola tenendo conto della Convenzione di Istanbul e prevediamo che lo stupro sia un reato e che cioè, si tratti come rapporto sessuale senza consenso esplicito.
Visto che il Governo ha preso una posizione corretta per non stracciare lo stupro a livello Europeo gli chiediamo a questo punto, così come tutta l’opposizione, di schierarsi per la modifica della legge e lo chiediamo ovviamente in primis alla Commissione Femminicidio che ha sempre adottato un atteggiamento molto trasversale che è la chiave fondamentale per raggiungere obiettivi sulla violenza: è sempre stato così nella storia del nostro Paese.

Grazie mille Linda!