CERCASI INGEGNERE UOMO. PARITÀ DI GENERE E MONDO DEL LAVORO.

intervista a time line sky tg 24 su giorgia meloni e parità di genere

Ha sollevato polemiche il bando emesso dal Comune di Siena per la preferenza espressa verso la ricerca di un ingegnere uomo per riequilibrare a norma di legge un ambiente professionale che vede in maggioranza donne.

Su questo e altri temi d’attualità collegati alla parità di genere nel mondo del lavoro, a partire dalla Conferenza Stampa della Presidente Meloni, ecco QUI la mia intervista su SKY TG24- TIMELINE condotta da Milo D’agostino il 4 gennaio 2024.

LAVORO: UNO SGUARDO SUL 2024 E UN AIUTO SE SERVE!

2024

Secondo la ricerca di Adecco Global Workforce of the Future, a proposito del lavoro 2024 emerge che: “Le principali motivazioni espresse dai lavoratori che desiderano cambiare lavoro includono un miglior salario (26%), l’insoddisfazione verso la propria mansione attuale (19%), un miglior bilanciamento tra vita e lavoro (18%), migliori benefit extra salario (16%) e un maggiore investimento dell’azienda nella loro formazione (12%). D’altro canto, coloro che desiderano rimanere nel loro attuale impiego citano la stabilità (20%), un buon bilanciamento tra vita e lavoro (18%), l’utilizzo delle proprie skill a lavoro (16%), il salario (12%) e la cultura aziendale (11%) come i principali motivi per restare.

In più diventa molto importante la cura del benessere e della salute mentale. Infatti certi dati fanno riflettere: uno su tre sono i lavoratori che negli ultimi mesi hanno sperimentato il burnout. E per lo più le ragioni sono il sovraccarico di lavoro, o le eccessive responsabilità per il proprio ruolo e la mancanza di leadership.

Aziende, manager e responsabili hanno molto da fare per rispondere alle aspettative delle persone che in esse lavorano, perché dalla ricerca pare che queste aspettative siano parecchio alte!

Per approfondire la ricerca vedi QUI.

E se vuoi una mano per affrontare meglio la tua vita lavorativa e la tua crescita professionale nel 2024 contattami qui. Troveremo insieme la soluzione di percorso migliore per le tue priorità e le tue esigenze!

PATRIARCATO E MONDO DEL LAVORO. INTERVISTA

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Violenza contro le donne, patriarcato e mondo del lavoro. Insomma temi che riguardano il potere decisionale sia nelle relazioni affettive sia in quelle professionali. Cambiamenti lenti, difesa dei diritti, e comportamenti.  Su tutto ciò ecco la mia videointervista rilasciata a LE CONTEMPORANEE il 25 novembre durante l’evento CAMBIAMO COPIONE organizzato da WIFMT Women in Film, Television & Media Italia a Palazzo Merulana.

La trovate QUI

CARI UOMINI VERI NO SIGNIFICA NO. E DIRE BASTA SIGNIFICA AGIRE.

25 novembre cari uomini no significa no e basta significa agire

Non tacere, non ignorare, ma riconoscere i primi segnali. Se un amore diventa tossico fin dall’inizio, è necessario lasciarlo, chiedere aiuto e non aspettare che l’altra persona cambi. Non chiudersi nell’attesa che la situazione migliori, perché potrebbe diventare un incubo. Un incubo anche per i figli che imparano da padri violenti ma possono imparare anche da una mamma che difende sé stessa e loro da chi è pericoloso e dannoso.

Spesso le donne che denunciano violenze domestiche, violenze sul lavoro o stupri non trovano persone disposte ad ascoltarle, oppure non vengono credute, oppure qualcuno ridimensiona i loro drammi e le loro paure. Ebbene bisogna rivolgersi altrove, non fidarsi di chi superficialmente liquida i pericoli e le violenze in modo sbrigativo, o addirittura colpevolizza le donne come cattive madri o perché in fondo forse stanno provocando chi usa violenza di tutti i tipi contro di loro.

È questo altrove che deve esserci, è soprattutto lo Stato che deve dire basta con le sue strutture, con i consultori, con le case famiglia, con operatori preparati e formati, con parole che sono sostanza e che non possono prestare il fianco ad ambiguità e addirittura a letture della violenza sulle donne frutto di cromosomi maschili, come il ministro Nordio ha purtroppo recentemente affermato.  Non serve inasprire le pene. Va abbattuta la cultura patriarcale che è alle origini di tutto questo e di femminicidi che sono inaccettabili.

Sembra di essere tornati al medioevo quando le donne venivano bruciate come streghe, perché uscivano dai canoni comportamentali e di ruolo che il potere maschile affidava loro.

La violenza può manifestarsi in modi eclatanti, fisici e brutali, ma spesso è anche sottile, psicologica ed economica. Violenza è sminuire la donna, distruggere la sua autostima, ricattarla, farla sentire in colpa per cose mai fatte o mai dette, o magari fatte e dette a ragione.

In sostanza, dire no alla violenza non significa semplicemente pronunciare la parola “no”. Dire BASTA SIGNIFICA AGIRE.

QUESTO “NO” E QUESTO “BASTA” DEVONO ESSERE PRONUNCIATI NON SOLO DALLE DONNE, CHE LO FANNO DA DECENNI, MA ANCHE DAGLI UOMINI.

Dagli uomini veri, quelli che non rimangono in silenzio, quelli che non vogliono essere complici di chi si nasconde dietro la violenza e la cultura machista che considera la donna come una proprietà.
E VORREI VEDERE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE, INDETTA DA UOMINI che sfilano in silenzio per le vie delle città e della capitale dietro a un grande striscione con su scritto SIAMO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, IL PROBLEMA SIAMO NOI. VI CHIEDIAMO SCUSA E DICIAMO BASTA AL MASCHILISMO E AL PATRIARCATO. TOCCA A NOI CAMBIARE.

TUTTE LE DONNE e TUTTI GLI UOMINI DEVONO SAPERE CHE C’E’ ANCORA DOMANI, come Paola Cortellesi mostra nel suo splendido film.

SI PUÒ COMINCIARE O PROSEGUIRE IN OGNI MOMENTO con comportamenti individuali, politiche e azioni concrete per contrastare la violenza sulle donne e prevenirla.

Tra queste, una fondamentale è l’EDUCAZIONE AFFETTIVA E SESSUALE A SCUOLA, che deve rompere tabù, pregiudizi, imbarazzi, paure, scardinando gli alibi di chi è contrario, e finalmente insegnare IL RISPETTO DI SÉ E DEGLI ALTRI e la LIBERTA’ DELLE DONNE DI ESSERE LIBERE E PROPRIETARIE DELLA PROPRIA LIBERTA’.

ROMA PRIMA CAPITALE EUROPEA CITTA’ DELLE DONNE.

Approvata la delibera che riconosce Roma come prima città delle donne

Questa la delibera della Giunta Capitolina approvata il 16 novembre all’unanimità dall’Assemblea, che adotta le linee guida proposte da STATI GENERALI DELLE DONNE – Progetto LE CITTA’ DELLE DONNE, per la diffusione di politiche inclusive e che valorizzino le pari opportunità.

Un importante traguardo per le donne e per la democrazia della città, un esempio che una città a misura di donna, SI PUO’ FARE.

Ora però bisogna proseguire il percorso tracciato con indirizzi e azioni che mettano in pratica i 22 punti del Manifesto e la volontà trasversale della Giunta in tale direzione.

Come componente del Comitato Scientifico di Stati Generali delle Donne, sono particolarmente contenta di condividere questa notizia e ringrazio tutte e tutti coloro che in ruoli diversi hanno contribuito a questo straordinario risultato.

Qui l’articolo del TGR LAZIO.

Libro per una vera classe dirigente: IL NUOVO PARADIGMA.

Da un management tradizionale a un management della complessità. Questo è il passaggio cruciale che, secondo Panzarani, va fatto. Il nuovo paradigma riguarda istituzioni, politica, imprese.

Riguarda modi di vedere e interpretare responsabilità individuali e collettive, riguarda l’inclusione a partire da attori politici e sociali, che devono trovare punti di equilibrio a vantaggio di partecipazione e condivisione. Ciò affinché la classe dirigente, in politica come nelle aziende, sia – appunto – dirigente. Come?

Leggi QUI la mia recensione de IL NUOVO PARADIGMA appena uscita su PANORAMA RISORSE UMANE di novembre 2023.

CONFLITTI. Periodo molto difficile e libro attuale.

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Nel libro CONFLITTI ecco chiavi di lettura e metodi per affrontare in modo costruttivo i conflitti a livello individuale, di gruppo organizzativo e di tipo geopolitico.

Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, ha scritto “non conosco altro libro che offra una panoramica così vasta e originale dei conflitti d’ogni genere e dimensione”.

Il testo è oggi anche nella Biblioteca di Genere di Villa Gaia e Isa Maggi, presidente di Stati Generali delle Donne ne parla QUI.

Indice sull’uguaglianza di genere: la parità di genere nell’UE non ha mai raggiunto livelli così elevati!

L'indice sull'uguaglianza di genere europeo

Questo emerge nel rapporto sull’indice sull’uguaglianza di genere EIGE presentato in occasione della Settimana europea dell’uguaglianza di genere 23-29 ottobre 2023.

Una bella notizia!

L’indice sull’uguaglianza di genere per l’Unione europea (UE) ha superato per la prima volta i 70 punti, mostrando una crescita di 1,6 punti dal 2022.

E come è la situazione in Italia? Non va proprio benino: è sotto la media europea, parametri e dati la portano a collocarsi al 13° posto in classifica, posizione però migliorata rispetto al 2020. Qualche esempio: la migliore performance dell’Italia (9a tra tutti gli Stati membri) è nel settore della salute…ma le disuguaglianze di genere sono fortemente pronunciate nel settore del lavoro (65,0 punti), in cui il Paese si colloca costantemente all’ultimo posto tra tutti gli Stati membri dal 2010.

E’ utile a tutte e tutti conoscere la situazione e darsi da fare in direzione di una maggiore parità su più fronti.

Leggi di più lo stato dell’arte tra progressi, passi indietro e aree di miglioramento. Dai uno sguardo al Rapporto EIGE.

LA CHIAVE A STELLA. Esempi di motivazione al lavoro.

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“Per me ogni lavoro che incammino è come il primo amore”. Con Primo Levi scrittore e Tino, un operaio specializzato, competenza professionale, motivazione al lavoro, fare un lavoro ben fatto, sono messi così a fuoco ne La chiave a stella da rendere questo romanzo più che attuale.

La mia recensione su LA CHIAVE A STELLA è appena uscita su PANORAMA RISORSE UMANE di ottobre. Leggila: QUI.