E’ ORA DI FARE GOAL 5, NON POSSIAMO ASPETTARE 135 ANNI!

Goal 5

Secondo il “Global Gender Gap Report 2021” del World economic forum ci vorranno 135,6 anni per colmare il gap di genere, anche alla luce delle conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia e del post pandemia, che hanno allargato i divari che in parte erano stati colmati.

E l’Italia è indietro di parecchio, è al 63° posto su 156 Paesi, anche se è salita perché in precedenza era al 76°: una magra e patetica consolazione! Inoltre, rispetto alla partecipazione economica delle donne, il nostro Paese è penultimo, prima della Grecia, nella Ue a 28! Numeri drammatici e tristi.

L’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, approvata dalle Nazioni Unite nel 2015, prevede un piano di azione globale per le persone, il Pianeta e la prosperità. Il Goal 5, tra i 17 Goal prefissati in agenda, riguarda la parità di genere e il lavoro da fare è molto. 

Oltre a impegnarsi su questo fronte, per come sia possibile e si desidera, il lavoro soggettivo per superare i propri stereotipi e sprigionare la propria leadership non è meno importante, e lo stesso vale per le aziende che vogliono contribuire alla ripartenza e valorizzare le donne, oltre che i giovani, ai vertici e al centro della loro ripresa economica, dato che sono state proprio le donne quelle più penalizzate dalla crisi economica post Covid, tant’è che si parla in proposito di SHESESSION, ma sono proprio le donne ai vertici aziendali che migliorano i risultati di business e di clima organizzativo. 

Allora cosa fare come donna e/o come azienda per raggiungere il traguardo GOAL 5?  Per costruire insieme la strada per fare in breve tempo GOAL 5, senza aspettare 135 anni, leggi la sezione del mio sito dedicata alla leadership femminile e contattami qui.

21 maggio: GIORNATA MONDIALE DELLA DIVERSITÀ CULTURALE PER IL DIALOGO E LO SVILUPPO.

Diversity & Inclusion Management

Così come la diversità naturale è essenziale per la sostenibilità degli ecosistemi, ugualmente la diversità culturale è linfa vitale di società dinamiche… Un luogo di lavoro multiculturale non è solo più innovativo, ma anche più produttivo e economicamente redditizio“. Queste le parole di Irina Bokova, Direttrice Generale dell’UNESCO, nel 2017.

La valorizzazione delle diversità è un valore e nelle imprese le politiche di Diversity & Inclusion Management si dimostrano ogni giorno vincenti per le persone, per il clima organizzativo, per la qualità della vita, per i numeri del business.  L’articolo che ho scritto a proposito di questo e del Catalyst Award 2021 vinto da Barilla su queste dimensioni è testimonianza di come processi e politiche siano fattibili con coraggio, determinazione e coinvolgimento di tutte le persone che lavorano in azienda.

Se vuoi approfondire cosa fare come azienda e come persona per sviluppare cultura e approcci positivi alla Valorizzazione della Diversity & Inclusion contattami qui.

Intervista a Luciana d’Ambrosio Marri – Smart working e competenze soft per manager e collaboratori – Eutopian – 10.05.2021

Smart working e competenze soft per manager e collaboratori

Lunedì 10 maggio sono stata intervistata su SMART WORKING E COMPETENZE SOFT PER MANAGER E COLLABORATORI da Flavia Marzano, vicepresidente Eutopian.

Durante l’intervista ho parlato di quanto sia importante oggi sviluppare e affinare le competenze trasversali, non solo per migliori performances ma anche per una migliore qualità della vita delle persone dentro e fuori l’azienda.

Per vedere la registrazione della mia intervista, clicca qui.

Le prigioni interiori delle donne – La mia intervista per WIFTM – Women in Film, Television & Media Italia

Le prigioni interiori delle donne – la mia intervista per Women in Film, Television & Media Italia

Ecco la mia intervista su Donne e Visibilità per WIFTM – Women in Film, Television & Media Italia – ideatrici del progetto “Pillole di E-learning”, una serie di video-pillole  contro gli stereotipi e i pregiudizi nella vita professionale e in quella privata.

In questo mio secondo contributo sulle prigioni interiori delle donne, dopo  il primo focus su potere, coraggio e conflitto, analizzo ora come questi fattori giochino talvolta un effetto boomerang a proposito del desiderio di non essere visibili, un’altra diffusa prigione interiore!
Qui la prima parte della mia intervista. Qui la seconda parte.

Diversity & Inclusion: con Barilla oltre i pregiudizi – Il mio articolo sulla rivista Leadership & Management

Sulla rivista Leadership & Management è appena uscito il mio articolo per chi – come persona e come azienda – voglia concretamente impegnarsi  su Diversity & Inclusion, oltre i pregiudizi e guardare alto.

Nel mio articolo sul caso Barilla – premio Catalyst Award 2021 –  con le interviste a Kristen Anderson, Chief Diversity and Inclusion Officer, e a Ruggero Rabaglia, HR Director Region Italy sono messi a fuoco di azioni e percorsi delle organizzazioni per valorizzare differenze, equità e inclusione. E vincere, come impresa e come persone.
Per approfondire, clicca qui.

“Aristocrazia 2.0 – una nuova élite per salvare l’Italia” di Roger Abravanel – Recensione

La meritocrazia è utile? E a chi? È sinonimo di sano criterio sulla base di pari opportunità o di capitalismo sfrenato? E in Italia che succede?
Su questi temi Roger Abravanel propone posizioni nette, talvolta scomode, e ragiona nel suo saggio ARISTOCRAZIA 2.0, su cui ho scritto una recensione che potete leggere qui.

Secondo l’Autore, un sistema veramente meritocratico non troverà mai luogo nel nostro paese, finché l’Italia continuerà a restare indietro anni luce rispetto al resto d’Europa, per una serie di ragioni tra cui  l’impossibilità di accedere alla migliore istruzione.
Tant’è che da noi la laurea non ha granché valore per i giovani e i laureati sono pochi rispetto al resto d’Europa.
Abravanel nel suo libro propone soluzioni per invertire questa tendenza…
Per approfondire, leggi la mia recensione.

DONNE E SMART WORKING TRA OPPORTUNITÀ E BOOMERANG

Quale stravolgimento ha portato lo smart working forzato nella vita delle donne in Italia oggi?
Avrebbe potuto essere anche un nuovo modo sano e liberatorio di lavorare rispetto alla gestione del proprio ruolo in autonomia, del tempo e della qualità della vita, ma in epoca di pandemia ha significato per molte un ripiego e spesso anche la premessa per la fine del proprio lavoro, ha implicato essere impegnate su più obiettivi contemporaneamente, inerenti lavoro, figli, famiglia, coppia, ha implicato vivere molto più di prima sotto pressione, portando alla luce quanto poi sia da sfatare il mito del multitasking femminile.
È evidente come l’Italia, così poco dotata di welfare e per nulla lungimirante, ancora non sia un paese per donne.

Emergenza formativa: cosa si può fare subito sul piano personale?

Emergenza formativa

Gli ultimi numeri della disoccupazione febbraio 2021 sono drammatici, soprattutto per quella delle donne (secondo Istat, a dicembre 101mila occupati in meno: 99mila sono donne!) e sul 2020, il saldo negativo di 444.000 unità è composto da 312.000 donne e 132.000 uomini.

Purtroppo i numeri della formazione altrettanto sono dolorosi: un italiano su due ha competenze obsolete, solo il 25% fa formazione .

C’è di fatto anche un’emergenza formativa. Perché per ricostruire con coraggio il Paese in ottica di sviluppo e benessere servono competenze trasversali, culturali e scientifiche di ampia visuale e di spessore.
A parte le future destinazioni del Next Generation Italia, si tratta di essere concreti fin da ora.
Cosa si può fare quindi subito sul piano personale?

Come scelta soggettiva, è possibile fare qualcosa di importante, ora e a propria dimensione:
1) identificare le proprie capacità e le aree di miglioramento sulle soft skill-competenze trasversali, utili  subito e nel futuro ovunque tu sia nel mondo del lavoro;
2) colmare i gap che ritieni prioritari per un migliore inserimento, o re-inserimento, o sviluppo migliore nel mondo del lavoro o nell’azienda in cui svolgi il tuo ruolo.
Per fare questo servono strumenti idonei e professionali, non solo buon senso e intuizione.
Quindi possiamo farlo insieme unendo le tue riflessioni e priorità con la mia professionalità ed esperienza in questo campo.
Come? Contattami per un colloquio conoscitivo e che miri subito a fare insieme il punto della situazione e a inquadrare la migliore soluzione per lo sviluppo delle tue competenze trasversali in ambito professionale.

“Smart working – la rivoluzione del lavoro intelligente” di Domenico De Masi – recensione

Leggi la mia recensione su “Smart Working” di Domenico de Masi, un testo che analizza le diverse sfaccettature dello smart working nel più ampio contesto di un mondo del lavoro che cambia.

In seguito alla pandemia da Covid-19, l’accelerazione della modalità di lavoro smart – in ognuna delle sue forme – ha stravolto e coinvolto di colpo circa 8 milioni di persone in Italia. Si tratta di un vero e proprio fenomeno rivoluzionario su cui Domenico De Masi, il maggiore studioso italiano di Smart Working, sociologo e professore emerito di Sociologia all’Università Sapienza di Roma, ha condotto ed elaborato un’indagine insieme a esperti di fama, che ha pubblicato nel libro Smart Working.

Leggi qui la mia recensione.