“Aristocrazia 2.0 – una nuova élite per salvare l’Italia” di Roger Abravanel – Recensione

La meritocrazia è utile? E a chi? È sinonimo di sano criterio sulla base di pari opportunità o di capitalismo sfrenato? E in Italia che succede?
Su questi temi Roger Abravanel propone posizioni nette, talvolta scomode, e ragiona nel suo saggio ARISTOCRAZIA 2.0, su cui ho scritto una recensione che potete leggere qui.

Secondo l’Autore, un sistema veramente meritocratico non troverà mai luogo nel nostro paese, finché l’Italia continuerà a restare indietro anni luce rispetto al resto d’Europa, per una serie di ragioni tra cui  l’impossibilità di accedere alla migliore istruzione.
Tant’è che da noi la laurea non ha granché valore per i giovani e i laureati sono pochi rispetto al resto d’Europa.
Abravanel nel suo libro propone soluzioni per invertire questa tendenza…
Per approfondire, leggi la mia recensione.

DONNE E SMART WORKING TRA OPPORTUNITÀ E BOOMERANG

Quale stravolgimento ha portato lo smart working forzato nella vita delle donne in Italia oggi?
Avrebbe potuto essere anche un nuovo modo sano e liberatorio di lavorare rispetto alla gestione del proprio ruolo in autonomia, del tempo e della qualità della vita, ma in epoca di pandemia ha significato per molte un ripiego e spesso anche la premessa per la fine del proprio lavoro, ha implicato essere impegnate su più obiettivi contemporaneamente, inerenti lavoro, figli, famiglia, coppia, ha implicato vivere molto più di prima sotto pressione, portando alla luce quanto poi sia da sfatare il mito del multitasking femminile.
È evidente come l’Italia, così poco dotata di welfare e per nulla lungimirante, ancora non sia un paese per donne.

Emergenza formativa: cosa si può fare subito sul piano personale?

Emergenza formativa

Gli ultimi numeri della disoccupazione febbraio 2021 sono drammatici, soprattutto per quella delle donne (secondo Istat, a dicembre 101mila occupati in meno: 99mila sono donne!) e sul 2020, il saldo negativo di 444.000 unità è composto da 312.000 donne e 132.000 uomini.

Purtroppo i numeri della formazione altrettanto sono dolorosi: un italiano su due ha competenze obsolete, solo il 25% fa formazione .

C’è di fatto anche un’emergenza formativa. Perché per ricostruire con coraggio il Paese in ottica di sviluppo e benessere servono competenze trasversali, culturali e scientifiche di ampia visuale e di spessore.
A parte le future destinazioni del Next Generation Italia, si tratta di essere concreti fin da ora.
Cosa si può fare quindi subito sul piano personale?

Come scelta soggettiva, è possibile fare qualcosa di importante, ora e a propria dimensione:
1) identificare le proprie capacità e le aree di miglioramento sulle soft skill-competenze trasversali, utili  subito e nel futuro ovunque tu sia nel mondo del lavoro;
2) colmare i gap che ritieni prioritari per un migliore inserimento, o re-inserimento, o sviluppo migliore nel mondo del lavoro o nell’azienda in cui svolgi il tuo ruolo.
Per fare questo servono strumenti idonei e professionali, non solo buon senso e intuizione.
Quindi possiamo farlo insieme unendo le tue riflessioni e priorità con la mia professionalità ed esperienza in questo campo.
Come? Contattami per un colloquio conoscitivo e che miri subito a fare insieme il punto della situazione e a inquadrare la migliore soluzione per lo sviluppo delle tue competenze trasversali in ambito professionale.

“Smart working – la rivoluzione del lavoro intelligente” di Domenico De Masi – recensione

Leggi la mia recensione su “Smart Working” di Domenico de Masi, un testo che analizza le diverse sfaccettature dello smart working nel più ampio contesto di un mondo del lavoro che cambia.

In seguito alla pandemia da Covid-19, l’accelerazione della modalità di lavoro smart – in ognuna delle sue forme – ha stravolto e coinvolto di colpo circa 8 milioni di persone in Italia. Si tratta di un vero e proprio fenomeno rivoluzionario su cui Domenico De Masi, il maggiore studioso italiano di Smart Working, sociologo e professore emerito di Sociologia all’Università Sapienza di Roma, ha condotto ed elaborato un’indagine insieme a esperti di fama, che ha pubblicato nel libro Smart Working.

Leggi qui la mia recensione.

“Conflitti: come leggere e gestire i contrasti per vivere bene” – Intervista agli autori – Febbraio 2021

Conflitti: come leggere e gestire i contrasti per vivere bene

Ecco un’intervista su un tema molto attuale!
Le situazioni di conflitto o divergenza nei rapporti professionali,  in famiglia, nelle relazioni di coppia o di amicizia sono frequenti e possiamo:
– cercare di sopportare una situazione che genera frustrazione e rabbia
oppure
– imparare a gestire il conflitto in modo efficace, trasformandolo in un’occasione di confronto produttivo e creativo
Dietro ogni conflitto ci sono fattori e dinamiche da riconoscere ed esplorare per identificare soluzioni soddisfacenti per tutti gli attori in gioco, senza adottare soluzioni  solo parziali, di ripiego o frustranti.
“Conflitti” è il libro che ho scritto con il Prof. Andrea Castiello d’Antonio e che affronta il tema del conflitto su tanti mondi, analizzando con nuove prospettive gli aspetti emotivi, razionali, interpersonali, di ruolo e di gestione di poteri e posizioni, nella vita personale e in quella professionale, e proponendo chiavi di lettura e approcci che a misura di chi legge possono essere adottate in modo costruttivo

Ne parliamo io e il Prof. Castiello d’Antonio in questa intervista.

Tempo scaduto

Tempo scaduto

L’età è la nuova discriminante che penalizza le donne, soprattutto in ambito lavorativo: mentre per gli uomini anzianità significa esperienza, ancora oggi quando si parla di una professionista si focalizza l’attenzione non sulle competenze – che dovrebbero essere il criterio base di valutazione nel mondo del lavoro – ma su quei fattori associati all’estetica, come l’età e l’aspetto.

Tutto ruota attorno al fatto che la donna viene percepita ancora oggi più come un oggetto del desiderio che come un soggetto pensante e portatrice di competenze, in particolare nel mondo del lavoro.

Come reagire?

Sono stata intervistata su questa tema su Silhouette di febbraio 2021 che puoi leggere qui e che trovi anche in edicola.

Le parole delle donne

Le parole delle donne

E’ appena uscito Le parole delle donne!

“Il dizionario le parole delle donne è il frutto di un lavoro collettivo, sistematico e volontario con lo scopo di modificare positivamente i modelli linguistici mainstream per orientare quelli collettivi. Gli Stati Generali delle Donne hanno costruito il dizionario, dove tante sono le parole che assumono nuovi significati, a partire dall’esperienza personale, sociale e professionale delle donne autrici”.

Luciana d’Ambrosio Marri ha scelto DIVERSITY: “parola che come donna, sociologa del lavoro e componente del Comitato Scientifico STATI GENERALI DELLE DONNE ho scelto di definire e declinare da più punti di vista”.

Leggi DIVERSITY a pag. 60 di questo particolare dizionario, che puoi interamente leggere e scaricare gratuitamente qui.

“Le 100 Donne che stanno cambiando l’Italia” – La mia intervista a cura di Roberta Moretti e di Isa Maggi, Presidente di Stati Generali delle Donne

100 donne che stanno cambiando l'Italia

Giovedì 21 gennaio 2021 sono stata ospite come una delle “100 donne che stanno cambiando l’Italia”, la rassegna ideata da Stati Generali delle Donne che racconta storie ed esperienze di donne esempi positivi di impegno nel mondo del lavoro e nella società civile.
L’intervista ruota intorno a parole importanti per Stati Generali delle Donne– alleanza, inclusione, differenza e conflitto –   e riflessioni in proposito anche in virtù del mio percorso di crescita personale e professionale come sociologa del lavoro, specializzata in psicologia del lavoro e delle organizzazioni ed esperta di selezione, formazione e sviluppo delle persone.
Durante l’intervista emergono anche temi sempre attuali con cui spesso le donne devono fare i conti : la capacità di accogliere e gestire il cambiamento, la fiducia in se stesse – necessarie per costruire un progetto e fare quel passo in avanti – e, in generale, quanto è importante il volersi bene come condizione necessaria per non annullarsi di fronte ad altri.

 

“Nuovi Lavori Nuove Alienazioni” di Rahel Jaeggi – Recensione

Recensione del libro Nuovi Lavori Nuove Alienazioni

Sotto la punta dell’iceberg di una società orientata solo al lavoro si celano nuove forme di patologie.
Il “dover essere performanti” può far perdere totalmente  la distinzione tra tempo lavoro e tempo privato, ma non solo: si può perdere di vista anche quella dimensione etica del lavoro che si fonda sulla relazione e la cooperazione sociale.

Per molti ruoli, alte aspettative sul lavoro unite al bisogno di autorealizzazione vanno di pari passo con rischi di alta frustrazione: è il paradosso dell’identificarsi con il lavoro.
Ma quindi l’alienazione non c’è più oppure sì? C’è, seppur con nuove forme.
È da questo concetto che la filosofa berlinese Rahel Jaeggi prende lo spunto per il suo saggio “Nuovi lavori nuove alienazioni”, di cui ho scritto una recensione che potete leggere qui.