25 SETTEMBRE RENDIAMOCI VISIBILI!

“Non c’è da meravigliarsi che alcuni segmenti di popolazione, come le donne, partecipino di meno al voto. Ciò accade perché le donne sono lontane dalla politica o perché la politica è lontana dalle donne?
La metà non ha un lavoro, se ce l’ha è precario, a part time involontario e spesso sottopagato. A più di 70 anni dal varo dell’articolo 3 della Costituzione, metà delle donne non ha un’autonomia economica in un Paese del G7.”

Queste sono alcune considerazioni di Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale ISTAT, in un recente articolo su La Repubblica.

Domenica 25 settembre si svolgono le elezioni politiche. Votare è un diritto, ma credo soprattutto che per il futuro del nostro Paese sia fondamentale partecipare e, se vogliamo bene alla nostra democrazia, esercitare ancora una volta il diritto di voto, inteso anche come dovere morale verso chi ha combattuto per la nostra Costituzione e verso le future generazioni. Esse meritano il nostro impegno.

È importante anche in questa occasione ricordare due frasi di M. Luther King:

Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano” e ” Nulla al mondo è più pericoloso che un’ignoranza sincera ed una stupidità coscienziosa

COME SCEGLIERE LO PSICOTERAPEUTA? – La mia recensione

Dopo il disagio causato dalla pandemia ed il conseguente avvio del recentissimo bonus psicologico è aumentata esponenzialmente la domanda di supporto psicoterapeutico, in generale e per chi vive anche nel mondo del lavoro con differenti ruoli e responsabilità.

Scegliere di recarsi da un professionista della salute mentale è un passo coraggioso che mette di fronte a diversi quesiti tra cui quello che riguarda la scelta di una figura professionale giusta, che possa effettivamente essere d’aiuto per quello specifico disagio.

Per questo motivo consiglio il libro del Prof. Andrea Castiello D’Antonio, “SCEGLIERE LO PSICOTERAPEUTA. UNA GUIDA PER PAZIENTI E TERAPEUTI” che risponde a pieno a questa necessità e può essere di supporto ad una scelta consapevole e finalizzata.

Ecco la mia recensione sul libro, appena uscita su PANORAMA RISORSE UMANE Clicca qui

Clicca qui per acquistare online il libro.

Webinar Scopri come leggere e gestire i Conflitti per vivere meglio – 10/05/22 Clip 2

CONFLITTI.
Vi siete mai soffermati a pensare a quanti tipi di conflitto si creano tra le persone? Negli scenari geopolitici, nel mondo del lavoro, nelle relazioni di coppia, in famiglia… i conflitti sono all’ordine del giorno in diversi ambiti e possono avere impatti diversi.
Ad oggi, secondo Lucio Caracciolo, direttore di Limes, il libro più completo su questo tema è sicuramente CONFLITTI (Giunti,2019).
Ecco QUI un’altra clip estratta dal recente webinar condotto su CONFLITTI da me e dal coautore Andrea Castiello d’Antonio su Psicologia.io
 
Per ascoltare il webinar CLICCA QUI e iscriviti gratis
Dott. Luciana d’Ambrosio Marri
Sociologa del lavoro, Selezione, Formazione, Diversity & Inclusion Management
Sviluppo delle Persone e Benessere Organizzativo
📍 Viale Pinturicchio 58, Roma
📧 lucianadambrosiomarri@gmail.com
📞 347 855 1024

Settembre: non farti prendere dal vortice.

Settembre: non farti prendere dal vortice.

Se non vuoi tutto come prima dell’estate, ora puoi decidere cosa vuoi cambiare.

La porta del cambiamento possiamo aprirla insieme.

LIBRI PER L’ESTATE!

Vi auguro buone vacanze suggerendovi qualche buona lettura per questa estate.

Consulta qui le mie recensioni su questi libri

Webinar Scopri come leggere e gestire i Conflitti per vivere meglio – 10/05/22 Clip 1

CONFLITTI.

Tema più che attuale negli scenari geopolitici, nel mondo del lavoro, nelle relazioni interpersonali. Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha scritto che il libro CONFLITTI (Giunti,2019) è il più completo che abbia mai letto sul tema. Ecco una clip estratta dal recente webinar condotto su CONFLITTI da me e dal coautore Andrea Castiello d’Antonio su Psicologia.io

Clicca qui per vedere la clip

Per ascoltare il webinar completo clicca qui  -> t.ly/_NbR ed iscriviti gratis!

SE SEI TRISTE SEI OUT? TRISTEZZA, NON È DETTO CHE DEVI ANDAR VIA!

Tempo di vacanze, bagagli, organizzazione di vacanze brevi, poche o multiple, tormentoni musicali, tutti che fanno a tutti la stessa domanda: che fai quest’estate? E tutti sperano di passare un’estate allegra, spensierata, tonica, energizzante, stimolante, finalmente in famiglia, o da single, o con amici, o comunque in relax, ognuno a modo proprio.

Ma siamo sicuri che proprio tutti abbiano questa voglia e questo stato d’animo? Se si è tristi si è out?

Finalmente possiamo dircelo: se si è tristi perché nasconderlo? La malinconia, soprattutto, è un sentimento da riscoprire, con attenzione, delicatezza, alla faccia di chi pensa che malinconia sia sinonimo di depressione e magari ostenta euforia da tutti i pori.  Si tratta di fare i conti con modelli culturali che esigono un dover essere allegri, positivi, ottimisti   e che penalizzano uno stato d’animo, la malinconia, che invece può celare un valore.

È anti frenesia, è il contatto con qualche inquietudine che aiuta a pensare, a non far finta di niente, a accogliere la propria vulnerabilità, anche a essere creativi. Victor Hugo la definisce la gioia di sentirsi tristi.

Nel libro Varietà della Malinconia (Guanda, 2022) per l’autore Alain de Botton la malinconia è lo stato d’animo meno noto e più prezioso che l’uomo possa provare. Non è depressione, né rabbia, né amarezza, ma una risposta gentile e benevola alle difficoltà della vita, in perfetto equilibrio tra la cieca disperazione da un lato e l’ottimismo ingenuo dall’altro.

Quindi facciamocene una ragione: anche la tristezza fa parte della nostra umanità.

AZIENDE E NATALITÀ IN ITALIA: NUMERI, PAURE DELLE DONNE E DELLE AZIENDE E COSA SI PUÒ FARE

Dalla ricerca 2022 dell’Osservatorio Famiglie di Sfera MediaGroup, ecco qualche dato: per le donne continua il dilemma tra scelta del lavoro o della maternità, gli strumenti più ricercati sono quelli sulla “conciliazione dei tempi” lavoro e famiglia, solo il 40% usufruisce del congedo di paternità di tre giorni. Da questo punto di vista lo smart working è ricercato e ancora di più lo sono i nonni. Interventi? Tanti, possibili e fattibili. Si tratta di azioni concrete, volontà di sviluppo, visione e prospettiva di futuro.

Per approfondire situazione e cose da fare leggi qui  

Vuoi come donna e mamma fare il punto e rimetterti in moto nel mondo del lavoro da settembre?

Parliamone e troviamo insieme soluzioni adatte a te. Contattami qui

 

LA FELICITÀ NEGATA O POSSIBILE?

Oggi siamo arrivati in una contraddittoria situazione, complessa, fluida, di luci e ombre, di libertà vere e apparenti, di bisogni assoluti e fittizi, di concentrazioni di sempre maggiore ricchezza nelle mani di pochi e disuguaglianze che aumentano a dismisura. Ciò in contemporanea ad altri vantaggi come innovazione tecnologica, indicatori di qualità della vita significativi ma pure con spaesamenti, alienazioni che mutano e coinvolgono figure anche manageriali, in organizzazioni che si trasformano e che trasformano la società suscitando interrogativi e ansie, che rendono difficile la progettualità.

Cosa non ha funzionato? Dove abbiamo sbagliato? Risposte possibili tra Francoforte e Vienna?

Per approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere la mia recensione sull’interessantissimo libro La felicità negata di Domenico De Masi Edizioni LE VELE-EINAUDI, 2022. -> Clicca qui